Spesso la solitudine è associata a sensazioni negative e condizioni avverse, circondata da un alone ostile che infonde un senso di mancanza. Se poi è indotta e accompagnata da un disagio fisico e da una malattia, diventa ancor più difficile da affrontare. È quindi solo realizzandola nella condivisione che si può provare a conferirle un significato e un valore più profondi, superando preoccupazione e smarrimento.
Così è nata AILIP, un po’ per caso, un po’ per necessità. Pur provenendo da diverse regioni italiane le nostre strade si sono incrociate e noi abbiamo seguito l’urgenza della condivisione. Perché la lipodistrofia è una malattia rara ma per noi adesso, grazie ad AILIP (associazione Italiana Lipodistrofie), lo è un po’ meno. Attraverso l’Associazione, attraverso un confronto e un sostegno reciproci, abbiamo infatti iniziato a familiarizzare con la patologia e stiamo imparando a gestirla, sapendo quanto è importante restare padroni della propria vita, riducendo al massimo i condizionamenti della malattia.